Dedicato a Nostra Signora della Costa, il Santuario si trova sul punto più panoramico della città e lo si puo raggiungere
dalla Pigna, tramite una rampa pedonale alberata da cipressi e ulivi,
pavimentata con ciottoli bianchi e neri. Poco sotto si trova l’area del
castello della città, abbattuto dai genovesi dopo i fatti della Rivoluzione
contro la Repubblica di Genova del 1753.
Pare che la costruzione di una prima chiesetta sia avvenuta già dal 1300, in
quanto è dimostrato da dei documenti che nel 1316 i “sanromolesi” vi si
recavano per la feste della Catene, alla fine della processione. Nel 1600 si
decise di ampliarla e trasformarla quindi in santuario, data la copiosa
quantità di fedeli e nel 1770 venne realizzata anche la grande cupola. Il
santuario si presenta in leggere e gradevoli forme barocche. La facciata
comprende il portale incorniciato da due colonne con capitelli in marmo bianco,
con sopra una statua dell’Assunta venerata da due angeli. Ai lati del portale
vi sono i due rilievi marmorei di San Siro e di San Romolo. Di elevato
interesse all’interno del santuario, è l’altare maggiore, realizzato tra il
1636 ed il 1645 in marmi policromi e porfido, come il presbiterio, la cui
simmetria è scandita da quattro colonne ritorte in alabastro fulvo.
Nel centro
troviamo un armonioso gruppo statuario ligneo di Antonio Maria Maragliano, del
1735, raffigurante San Giuseppe, San Gioacchino e Sant’Anna in venerazione del
miracoloso dipinto ovale della Madonna con Bambino, circondato da statue di
angioletti. Nelle nicchie del presbiterio, troviamo San Zaccaria e Santa
Elisabetta.
I quadri presenti all'interno del Santuario
Assunta con i Santi Giacomo e
Filippo, di Giovanni Odazzi e Gli
Apostoli visitano il sepolcro della Vergine, di Giacomo A. Boni, qui
collocati nel 1732. Guardando verso l’alto, possiamo osservare il meraviglioso
voltone dipinto sempre dal Boni, con una scena dell’Assunzione in cielo della Vergine, attorniata da personaggi
del nuovo e antico testamento. La tradizione dice che il quadro raffigurante la
Madonna con Bambino, fu oggetto di un evento miracoloso nel 1400, quando volse
gli occhi verso i fedeli. Questo quadro deriva da un frammento di pala d’altare
di Nicolo da Voltri, datata 1401. In origine il quadro era piu ampio con, ai
lati, i santi Siro e Romolo. Due angeli in alto sorreggono il drappeggio della
Madonna, impreziosito con fili d’oro. Sull’aureola della Madonna si legge: ave
Maria Virgo et Mater Dei. Questo dipinto è uno splendido esempio di pittura del
trecento ed è l’opera d’arte piu importante di Sanremo.
Al centro è sistemata
l’armoniosa tela di Bartolomeo Guidobono dedicata alla Visita di Maria a santa
Elisabetta. Nello stesso posto, nel 1808, venne collocato il quadro del
cosiddetto San Napoleone, sostituito nel 1815 con San Filippo Neri morente sino
al 1952 quando venne trasferito l’attuale altare. Nelle nicchie laterali
troviamo rappresentazioni in grandi statue di gesso patinato, nello stile del
manierismo. La grande cupola è ornata dagli affreschi dei quattro Evangelisti,
da un corteo di personaggi e da una fuga prospettica interessante. Le altre
statue che troviamo lungo la navata centrale sono del Maragliano e raffigurano
i profeti Malachia, Isaia e Geremia e di re Davide. I due dipinti che si fronteggiano
sono la Decollazione di san Giovanni Battista
(Cesare Procaccini 1570-1625) e San Giacinto domenicano adorante la Madonna e
il Figlioletto con angioletti (Domenico Fiasella da Sarzana 1589-1669).
La
volta fu affrescata nel 1843 da Siro Orsi. L’importanza di questo santuario è
data proprio dai fedeli sanremesi, che hanno riposto nell’Assunta il ruolo
della loro protettrice, per averli salvati dalla peste, dalla siccità, dal
colera, terremoti e guerre e la celebrano con la processione che fanno ogni 15 agosto.
Noemi D'Amore
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