martedì 14 maggio 2013

Il Santuario dei Sanremaschi



Dedicato a Nostra Signora della Costa, il Santuario si trova sul punto più panoramico della città e lo si puo raggiungere dalla Pigna, tramite una rampa pedonale alberata da cipressi e ulivi, pavimentata con ciottoli bianchi e neri. Poco sotto si trova l’area del castello della città, abbattuto dai genovesi dopo i fatti della Rivoluzione contro la Repubblica di Genova del  1753. Pare che la costruzione di una prima chiesetta sia avvenuta già dal 1300, in quanto è dimostrato da dei documenti che nel 1316 i “sanromolesi” vi si recavano per la feste della Catene, alla fine della processione. Nel 1600 si decise di ampliarla e trasformarla quindi in santuario, data la copiosa quantità di fedeli e nel 1770 venne realizzata anche la grande cupola. Il santuario si presenta in leggere e gradevoli forme barocche. La facciata comprende il portale incorniciato da due colonne con capitelli in marmo bianco, con sopra una statua dell’Assunta venerata da due angeli. Ai lati del portale vi sono i due rilievi marmorei di San Siro e di San Romolo. Di elevato interesse all’interno del santuario, è l’altare maggiore, realizzato tra il 1636 ed il 1645 in marmi policromi e porfido, come il presbiterio, la cui simmetria è scandita da quattro colonne ritorte in alabastro fulvo. 
Nel centro troviamo un armonioso gruppo statuario ligneo di Antonio Maria Maragliano, del 1735, raffigurante San Giuseppe, San Gioacchino e Sant’Anna in venerazione del miracoloso dipinto ovale della Madonna con Bambino, circondato da statue di angioletti. Nelle nicchie del presbiterio, troviamo San Zaccaria e Santa Elisabetta. 
I quadri presenti all'interno del Santuario
Assunta con i Santi Giacomo e Filippo, di Giovanni Odazzi e Gli Apostoli visitano il sepolcro della Vergine, di Giacomo A. Boni, qui collocati nel 1732. Guardando verso l’alto, possiamo osservare il meraviglioso voltone dipinto sempre dal Boni, con una scena dell’Assunzione in cielo della Vergine, attorniata da personaggi del nuovo e antico testamento. La tradizione dice che il quadro raffigurante la Madonna con Bambino, fu oggetto di un evento miracoloso nel 1400, quando volse gli occhi verso i fedeli. Questo quadro deriva da un frammento di pala d’altare di Nicolo da Voltri, datata 1401. In origine il quadro era piu ampio con, ai lati, i santi Siro e Romolo. Due angeli in alto sorreggono il drappeggio della Madonna, impreziosito con fili d’oro. Sull’aureola della Madonna si legge: ave Maria Virgo et Mater Dei. Questo dipinto è uno splendido esempio di pittura del trecento ed è l’opera d’arte piu importante di Sanremo.
 A sinistra, l’altare possiede il bellissimo Crocifisso del Maragliano, del 1723, mentre, a destra, troviamo l’altare dei principi Grimaldi di Monaco.  
Al centro è sistemata l’armoniosa tela di Bartolomeo Guidobono dedicata alla Visita di Maria a santa Elisabetta. Nello stesso posto, nel 1808, venne collocato il quadro del cosiddetto San Napoleone, sostituito nel 1815 con San Filippo Neri morente sino al 1952 quando venne trasferito l’attuale altare. Nelle nicchie laterali troviamo rappresentazioni in grandi statue di gesso patinato, nello stile del manierismo. La grande cupola è ornata dagli affreschi dei quattro Evangelisti, da un corteo di personaggi e da una fuga prospettica interessante. Le altre statue che troviamo lungo la navata centrale sono del Maragliano e raffigurano i profeti Malachia, Isaia e Geremia e di re Davide. I due dipinti che si fronteggiano sono la Decollazione di san Giovanni Battista (Cesare Procaccini 1570-1625) e San Giacinto domenicano adorante la Madonna e il Figlioletto con angioletti (Domenico Fiasella da Sarzana 1589-1669). 
La volta fu affrescata nel 1843 da Siro Orsi. L’importanza di questo santuario è data proprio dai fedeli sanremesi, che hanno riposto nell’Assunta il ruolo della loro protettrice, per averli salvati dalla peste, dalla siccità, dal colera, terremoti e guerre e la celebrano con la processione che fanno ogni 15 agosto.


Noemi D'Amore

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