martedì 7 maggio 2013

Il Museo di Arte Sacra a Lucinasco ed il suo Compianto


Lucinasco è un antico borgo di crinale che domina le sottostanti valli Impero e del Maro. Il panorama è dominato dall'ulivo (55.000 mila piante nel territorio comunale) intensamente coltivato, sostituito più in alto da boschi di lecci e di castagni. Per la qualità della vita e la serenità dell'ambiente naturale, Lucinasco ha ottenuto il riconoscimento di Villaggio ideale d'Italia! 
Oltre alla chiesa di Santo Stefano (della quale parleremo in modo dettagliato in un prossimo articolo), circondata da pini e uliveti ed un suggestivo laghetto, troviamo la chiesa della Maddalena, un tempo sede del 
"Compianto sul Cristo morto", importante gruppo ligneo oggi conservato nel Museo d'Arte Sacra di Lucinasco.
Il Museo
Dedicato a Lazzaro Acquarone, scultore locale molto attivo tra XVI e XVII secolo con opere anche nella parrocchiale dedicata a Sant'Antonino, il museo venne fondato nel 1977 nei locali dell'oratorio di San Giovanni Battista. Raccoglie opere pittoriche e scultoree dal XV al XIX secolo, vetrine con oggetti sacri e le pregevoli sculture su marmo dello stesso Lazzaro Acquarone. Il museo è suddiviso in tre settori. IL primo è l'edificio del Gombo, che ospita una raccolta etnografica, fra cui l'oggettistica tradizionale legata alle attività produttive del territorio; la seconda sezione è la casa contadina, restaurata in modo tale da rispettare il suo aspetto originale. Infine, ma non per importanza, troviamo la sezione dedicata all'arte sacra, con una ricca esposizione di sculture in marmo, dipinti ed il "Compianto sul Cristo Morto". Quest'ultima opera, di grande rilievo artistico, viene così descritta da Alfonso Sista, nel libro "La Sacra selva".



Il Compianto sul Cristo morto
"La composizione del dramma "recitato" da figure dal forte impatto emotivo, seppure di legno dipinto, riporta la sofferenza antica. Il vuoto del tempo compreso tra la Crocifissione e la Pasqua viene colmato con la processione del Cristo morto in cui il simulacro sfila, seguito dalle statue degli altri personaggi, secondo un percorso prefissato che, nella seconda metà del Settecento, era probabilmente la Chiesa della Maddalena. Il Compianto sul Cristo morto venne realizzato tra il 1470 e 1480 circa, con legno di tiglio scolpito, intagliato, dipinto e dorato. Ampie balze e pieghe profonde di modellato fasciano le figure, ormai scarnificate, in una continua ripresa di modelli trasposti da un corpo all'altro, ma con differente trattamento dei panneggi. L'intaglio può essere in alcuni casi semplice, ma con scanalature impreziosite da un ornato a damasco (statua della Maddalena); in altri casi l'intaglio delle vesti diventa complesso ed elaborato. Le fisionomia, contratte dal dolore, denotano un impegnativo lavoro d'intaglio che rende le espressioni elaborate, nella ricerca della forma, ma bloccate da quella fissità che non significa incapacità di manifestare i sentimenti, ma soltanto il ripiegamento dovuto allo spasimo, di fronte a una tragedia che cambia la storia, in una dimensione che diventa sofferenza privata, meditazione sul dramma che annuncia la futura redenzione. Sono sguardi complessi, resi da occhi stagliati su visi che, pur nella ricerca della verità, rivelano l'appartenenza a una matrice comune sulla base di tratti fisionomici ricorrenti, a cui si aggiunge la maniera tutta particolare, quasi una "firma", di trattare le capigliature: sottili ciocche lineari che corrono congruamente lungo le curve del capo dei personaggi. Gli incarnati assumono allora una propria dimensione, grazie alle velature superstiti che animano i legni, mentre le diverse pose delle mani (giunte, aperte, chiuse sui chiodi della croce) si pongono, nei confronti del panorama della scultura lignea contemporanea, come punti fermi di riferimento. 
Il Cristo, adagiato in una cassa di età tarda come le due colonne lignee che corredano il gruppo, è la figura che risulta più danneggiata per la perdita della cromia originaria (...)"


Oltre al Museo, Lucinasco ha molto da raccontare. Tralasciando solo per un attimo la storia del paese, anch'essa ricca di vicende, possiamo ammirare le affascinanti chiese di Santo Stefano e della Maddalena le quali, proprio per la loro bellezza, andremo a raccontare in modo curato in un altro testo, per non tralasciare alcun dettaglio e non rendervi, allo stesso tempo, questo articolo troppo prolisso.


Scritto da Noemi D'Amore




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- La chiesa di Santo Stefano a Lucinasco 
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- La chiesa della Maddalena 
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