domenica 26 maggio 2013

Un'isola a forma di testuggine, ma dal nome "Gallinara"

La Gallinara, con i suoi 11 ettari di superficie, è l'unica isola della Liguria a potersi definire tale. Con un nome dipendente dalle galline selvatiche che la popolavano un tempo, si mostra in tutto il suo splendore percorrendo l'Aurelia tra Albenga e Alassio. Nonostante sia molto conosciuta, i ponentini che vi sono stati saranno forse uno su cento! Non si tratta in fondo di pigrizia, ma anzi una errata convinzione che l'isola sia un semplice scoglio bello da vedere solo dalla costa. In realtà, la Gallinara è un piccolo tesoro storico e monumentale..
Approdo di marinai fenici, greci e romani fin dalla più remota antichità, ospitò nel Medioevo uno dei più importanti monasteri benedettini dell’Italia settentrionale, dotato di vasti possedimenti anche in Francia e in Spagna. Nel 1586 il podestà di Albenga Galeazzo Di Negro vi fece erigere, in funzione di avvistamento contro le scorrerie saracene, il bianco torrione circolare che ancora oggi svetta sulla sua sommità.
Negli anni della seconda guerra mondiale un battaglione della Wermacht scavò nelle sue viscere un rete di gallerie che sfociavano su numerose piazzuole per mitragliatrici antiaree. Solo nei primi anni ‘60 l’isola fu dotata di un approdo finalmente sicuro, perché l’industriale genovese Riccardo Diana, che ne era proprietario, costruì, a fianco della vecchia darsena, le banchine del porto con enormi scogli strappati a Capo Mele, provvedendo anche a farvi pervenire corrente elettrica e acqua potabile attraverso cavi sottomarini che, nel corso degli anni, sono stati divelti dai pescherecci.
Nel 1988 l’isola è stata dichiarata parco regionale protetto, senza però che alcun ente pubblico abbia mai contribuito alle spese per la sua salvaguardia, che gravano totalmente sulla Gallinaria S.p.A., l’attuale proprietaria dell’isola con sede a Cuneo (piemontese è anche la quasi totalità dei soci).
Un guardiano vive in permanenza alla Gallinara, col compito di preservarla dagli incendi mantenendo in perfetta efficienza gli oltre 10 chilometri di sentieri che l’attraversano e di difenderla dall’assalto indiscriminato dei turisti, deleterio per l’integrità di un ambiente che si è sviluppato al riparo da ogni condizionamento umano, garantendo all’isola lo status di un piccolo paradiso naturalistico per molti versi ancora da scoprire.
Sulla Gallinara, anzi, "sotto" la Gallinara, è possibile praticare delle immersioni subacquee, se accompagnati dalle guide locali dei diving center convenzionati. Sui fondali e sulle pareti si possono trovare margherite di mare, spugne gialle (talvolta anche di grosse dimensioni), rare Chaetaster longipes e una grande abbondanza di vita bentonica.
In particolare l'isola presenta due punti di immersione:
- Cristo redentore o Punta Falconara
- Punta Sciusciau

Si possono leggere maggiori informazioni su questo documento:

Oppure visitando il sito di Liguria Slow a questo link:

Per info su visite/escursioni:
noemi.damore@gmail.com

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